4 YOU: contratti finanziari complessi. La Cassazione conferma la natura di contratti fuori sede
Considerata l’importanza dell’argomento, ancora attuale, ci pare utile ricordare la vicenda legata ai contratti bancari “4YOU”. Intorno al 2000 la cronaca riferì di un elevatissimo numero di risparmiatori che, dopo avere stipulato con la banca un contratto denominato “4YOU”, formalmente qualificato come un piano di accumulo, si era poi vista riferire della perdita del capitale versato alla banca.
Da questa vicenda scaturì un vasto contenzioso tra banche e risparmiatori, approdato alfine in sede di legittimità.
Con la sentenza pronunciata da Sez. 1, n. 1584 /2012 (Rv. 622621), la S.C. ha confermato la sentenza di merito la quale aveva accertato che in realtà il contratto “4YOU” costituiva una operazione finanziaria complessa, in virtù della quale la banca erogava un mutuo al cliente, utilizzato per l’acquisto di obbligazioni e di una quota di un fondo comune di investimento.
Dopodiché le obbligazioni e la quota acquistate venivano costituite in pegno in favore della banca, a garanzia della restituzione del mutuo, regolata attraverso versamenti rateali su un conto corrente acceso presso la banca medesima.
Sulla base di questo accertamento in fatto, la Corte di cassazione ha ritenuto in iure che tale contratto rientrasse nella categoria degli strumenti finanziari, di cui all’art. 1, secondo comma, lett. j), del d.lgs. n. 58 del 1998 e fosse, di conseguenza, assoggettato alla disciplina dell’offerta fuori sede, ai sensi dell’art. 30 del medesimo decreto, con l’obbligo di indicare, a pena di nullità del contratto, la facoltà di recesso nei moduli e formulari.