Olanda paradiso fiscale a portata di mano?
Proprio nei giorni in cui la Commissione Europea decide di aprire due indagini a carico di Irlanda e Olanda per presunti aiuti di stato (casi Apple, Google, ecc) riteniamo interessante verificare, seppur succintamente, la misura dei vantaggi fiscali che la normativa Olandese concede ai propri contribuenti “professionali”.
E con tutta probabilità, in questo breve viaggio nella realtà fiscale Olandese, la possibilità di ottenere un parere fiscale preventivo in relazione alle conseguenze fiscali di una struttura o attività di futura costituzione, costituisce elemento di maggior interesse generale.
Si consideri, infatti, che tali pre-pareri resi dalle autorità fiscali assumono, una volta superato l’iter richiesto, la forma di un accordo privato con il quale il privato e le autorità competenti si accordano nella determinazione preventiva la misura in cui la nuova attività sarà assoggettata a tassazione. Il vantaggio per il contribuente è chiaro e si concretizza nella immediata certezza circa le conseguenze fiscali di una attività imprenditoriale, ma anche di una singola transazione o investimento.
L’altro aspetto che spinge investitori di tutta Europa a scegliere per le proprie imprese l’Olanda e dunque ad instaurare la proprie sedi nel Paese è costituito dal regime di esenzione sulle partecipazioni, e consiste nella totale esenzione rispetto a tutti i benefit derivanti alla proprietà di partecipazioni societarie, collocato nel territorio Olandese o all’estero. Tali benefici riguardano tutti i tipi di dividendi e di plusvalenza su capitale. Si considera sussistere una partecipazione laddove: l’entità olandese detenga non meno del 5% del capitale versato di una società controllata residente o non residente nel Paese e le attività della società controllata non annoverino proprietà immobiliari per il 90% del proprio patrimonio complessivo. Tutti i costi associati a una partecipazione azionaria sono detraibili.
Dal 1 gennaio 2006, è stata abolita l’imposta sui conferimenti, che era pari allo 0,55%, sul conferimento di capitali ad una società. Ciò significa che il conferimento di capitali a una società al momento della sua costituzione, così come ad ogni successiva integrazione del capitale azionario, non sarà soggetto ad imposta.
Naturalmente, questi sono solo alcuni degli aspetti che fanno dell’Olanda un vero e proprio Paese target che dovrebbe essere considerato attentamente da chi è impegnato in operazioni internazionali o necessità di rivolgersi a mercati esteri tramite la costituzione di società partecipate o controllate.